giovedì 15 maggio 2008

Un uomo oppresso

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.'Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile'. Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo:'Queste sono le tue sofferenze'.Tutta l'acqua del bicchiere s'intorbidì e s'insudiciò. Il maestro la buttò via. Il maestro prese un'altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all'uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com'era prima.'Vedi?' spiegò il maestro. 'Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d'acqua o il mare'. Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio. Non la stupida spavalderia, la temerarietà incosciente, ma il vero coraggio che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente:'Da qualche parte certamente c'è una soluzione ed io la troverò'.


(Kahlil Gibran)

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